AUTOIMMUNITà
Bere tè, caffè e cacao aiuta a preservare
e a rigenerare i vasi di chi ha un lupus

Le persone colpite dal lupus eritematoso sistemico o SLE non solo non devono temere di bere caffè o tè, ma dovrebbero far qntrare queste bevande e queklel a base di cacao (senza latte e con poco zucchero) nella loro dieta, perché la caffeina aiuta a preservare le pareti dei vasi che, in loro sono particolarmente a rischio.
Nel lupus l’infiammazione tipica della malattia, unita alle terapie come i cortisonici, provoca un danno cronico ai tessuti dei vasi che, a sua volta, aumenta il rischio di sviluppare un infarto o di avere un ictus. Per questo ai pazienti vengono di solito consigliate alcune misure preventive come l’astensione dal fumo, il controllo dei valori di colesterolo, la riduzione dei dosaggi di farmaci fino a quelli minimi. A questi consigli si potrebbe presto aggiungere quello di consumare caffè o tè o cacao, perché la caffeina e le molecole simili contenute in quelle bevande (come nel cioccolato e cacao amari) favoriscono la rigenerazione dei vasi, ed esercitano una decisa azione antinfiammatoria. La conferma arriva da uno studio effettuato dai ricercatori dell’università La Sapienza di Roma, appena pubblicato su Rheumatology. In esso infatti sono stati analizzati le condizioni dei vasi e i parametri pressori nonché le abitudini alimentari di 31 pazienti, seguiti molto da vicino per una settimana. Il risultato è stato che coloro che bevevano abitualmente caffè e simili avevano una condizione dei tessuti e valori di pressione migliori. Test in vitro condotti con le cellule dei pazienti hanno poi confermato l’azione della caffeina sulle cellule dei vasi. La speranza degli autori è che presto vengano condotti studi su un numero maggiore di pazienti, per giungere a dare indicazioni più specifiche. Nel frattempo si può comunque dire che tè, caffè e cioccolata sono ottimi, per chi soffre di lupus.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 15 ottobre 2024
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