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Alcune cisti cutanee si possono rimuovere definitivamente con l’epilazione al laser

Per eliminare definitivamente una cisti cosiddetta pilonidale, che si forma di solito nella parte superiore della fessura dei glutei, e che colpisce tra 26 e 100 persone ogni 100.000, di solito in età giovanile, causando imbarazzi e compromettendo, talvolta, alcune attività come quelle sportive, può essere affrontata efficacemente con l’epilazione al laser. 

Queste cisti sono come dei piccoli sacchetti, all’interno dei quali si trovano residui di peli e capelli, cellule adipose, rifiuti cellulari, e tendono a formarsi quando si ha una vita sedentaria, o si è obesi. Normalmente non danno fastidio, ma possono infiammarsi o infettarsi e, in quel caso, richiedendo terapie antibiotiche o incisioni chirurgiche. 

In genere, si cerca di eliminarle usando creme depilatorie o rasoi, e consigliando grande attenzione all’igiene, con scarsi risultati: in un caso su tre si ripresentano, e nell’80% delle recidive ciò avviene entro un anno dal primo tratatmento. Per fornire una soluzione migliore, e più duratura, i chirurghi del Nemours Children’s Health, della Delaware Valley hanno sperimentato un approccio diverso, basato sull’epilazione definitiva al laser, su oltre 300 pazienti di età compresa tra gli 11 e i 21 anni. Come riferito su JAMA Surgery, ne hanno trattati trattati la metà con l’epilazione, e gli altri con le terapie standard, e hanno dimostrato che, un anno dopo, tra i primi il tasso di recidive era del 10% circa, mentre tra i secondi del 33%. 

L’epilazione al laser non è riconosciuta come terapia, anche se è utilizzata in diversi ambiti dermatologici. Può costare tra gli 800 e i 1.500 dollari a seduta (che in genere dura meno di un’ora), negli Stati Uniti: un costo non irrilevante, ma paragonabile a quello comportato da ripetute sedute di terapie standard. Per questo, a conti fatti, può valere la pensa di affrontarlo, soprattutto se il ragazzo risente della presenza della cisti dal punti di vista psicologico, come spesso accade. L’importante, però, è rivolgersi sempre a personale medico specializzato, che sappia trattare queste cisti in modo corretto.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 5 dicembre 2023
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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