Questo sito utilizza cookies tecnici per l'analisi del traffico, in forma anonima e senza finalità commerciali di alcun tipo; proseguendo la navigazione si acconsente all'uso dei medesimi Ok, accetto

Non sempre i detersivi cosiddetti green
sono migliori per la salute di chi li utilizza

I detersivi per la casa indicati come Green (verdi) sono anche meno nocivi per la salute rispetto a quelli tradizionali? Tutto lo lascia supporre, ma in realtà non è affatto così, almeno nella maggior parte dei casi.

I ricercatori dell’Università di York, in Gran Bretagna, nell’ambito di un progetto chiamato Impeccable, da IMPacts ofCooking and Cleaning on indoor Air quality: towards healthy BuiLdings for the futurE, incentrato appunto sulla qualità delle sostanze chimiche utilizzate in casa e soprattutto su ciò che si disperde nell’aria delle abitazioni domestiche, hanno analizzato dieci detergenti classici e 13 etichettati come “green”, tutti acquistati nei normali supermercati, e hanno analizzato il loro comportamento, dal punto di vista dei contaminanti ambientali emessi.

Il risultato è stato una sorpresa, e non in senso positivo. I detersivi green emettono infatti più del doppio di sostanze organiche volatili (i cosiddetti VOCs) rispetto agli altri (in media 25 milligrammi per litro di aria, contro gli 8,6 degli altri), per lo più della classe dei monoterpeni, usati per conferire un odore gradevole.

Come ricordato su Environmental Science: Process & Impact, inoltre, dai monoterpeni si formano numerosi composti secondari, alcuni dei quali pericolosi. Tra questi vi sono la formaldeide (+7% rispetto ai detersivi classici), una sostanza che, se inalata in grandi quantità e per lunghi periodi, è cancerogena, e i nitrati perossiacilici, altre molecole che possono provocare difficoltà respiratorie, reazioni allergiche, oculari, dermiche e altri disturbi.

Pertanto, anche se dal punto di vista dei materiali usati e del processo di produzione i detersivi green possono essere più sostenibili, e quindi migliori rispetto a quelli classici, molto spesso da quello della salute non lo sono affatto, anzi. E il problema è che il consumatore non ha modo di saperlo prima di acquistarli.

Per questo, secondo gli autori, i produttori dovrebbero essere obbligati a essere molto più chiari sulle etichette, e a indicare nello specifico la quantità e la tipologia di VOCs sprigionati dai loro detersivi, green o meno, nonché illustrare tutto ciò che si può fare per abbassare i rischi come, per esempio, arieggiare spesso gli ambienti.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 13 febbraio 2024
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



Warning: Use of undefined constant lang - assumed 'lang' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Notice: Undefined index: lang in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

Chiudi

Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

VAI ALLA VERSIONE COMPLETA