ARIA MALATA
Le polveri sottili sprigionate dagli incendi uccidono 14 volte di più di quelle del traffico

In Europa, le polveri sottili più piccole, le cosiddette PM2,5, derivanti dagli incendi, uccidono quasi il doppio di quanto si pensasse e di quanto fanno in generale le stesse polveri originate da altre cause, probabilmente a causa delle sostanze specifiche che si sprigionano nei roghi.
Lo dimostra uno studio pubblicato su Lancet Planetary Health frutto di un’attenta valutazione di quanto accaduto in Europa tra il 2004 e il 2022, e delle differenze rispetto a stime generiche.
A effettuarlo sono stati i ricercatori del progetto EARLY-ADAPT, coordinato dal Barcelona Institute for Global Health o ISGlobal, nel quale è stata calcolata la mortalità di 654 aree confinanti in 32 paesi europei, per un totale di 541 milioni di persone interessate, ed è stato poi incrociato il risultato con i datim sulle PM2,5 provenienti dagli incendi e da altre fonti presenti in atmosfera in quelle stesse zone. Si è così visto subito che, nei sette giorni che seguono un grande incendio, la mortalità della zona aumenta. In particolare, per ogni microgrammo di PM2,5 per metro cubo di aria (1 µg/m³) in più, la mortalità per qualunque causa cresce dello 0,7%, quella da patologie respiratorie dell’1% e quella per malattie cardiovascolari dello 0,9%. In numeri assoluti, ciò significa 535 decessi all’anno per tutte le cause, che comprendono 31 per malattie respiratorie e 181 per malattie cardiovascolari. Secondo le stime generiche, però, in quelle stesse zone i decessi per PM2,5 avrebbero dovuto essere 38. Il che significa una sottostima del 93%, ovvero un quasi raddoppio delle morti reali.
Altri lavori in passato avevano ipotizzato che le PM2,5 provenienti dagli incendi, che possono contenere composti cancerogeni derivanti per esempio dalla combustione di alcuni tipi di plastiche o da alcuni tipi di legno, fossero dieci volte più letali di quelle del traffico: si trattava di stime prudenti. La realtà sembra essere anche peggiore, e cioè portare a un aumento di 14 volte. E poiché gli incendi stanno aumentando vertiginosamente in tutto il continente, a causa del cambiamento climatico indotto dall’uomo, sarebbe opportuno fare molto di più per prevenire e contenere gli incendi, e per proteggere le popolazioni esposte.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 19 agosto 2025
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