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Le uova, anche tutti i giorni, non fanno male. Neppure a chi è a rischio cardiovascolare

Consumare regolarmente uova di gallina non significa aumentare il rischio cardiovascolare. A differenza di ciò che comunemente si pensa, infatti, le uova non peggiorano il profilo dei lipidi del sanguemodificano gli indici specifici, e possono quindi essere consumate con tranquillità anche da chi ha altri fattori di rischio.

L’assoluzione giunge da uno studio presentato al recente congresso dell’American College of Cardiology. In esso, infatti, 140 persone dell’età media di 66 anni, che avevano avuto un evento cardiovascolare o erano considerate a rischio per vari motivi, sono state invitate a consumare due uova fortificate al giorno, cucinate a piacimento, oppure meno di due alla settimana, per quattro mesi. Come hanno riferito gli autori, cardiologi del Duke Clinical Research Institute di Durham, in North Carolina, alla fine del periodo, le due forme di colesterolo, le HDL e le LDL, sono risultate leggermente diminuite. Il calo non era statisticamente significativo, ma ha comunque mostrato che non c’è un aumento dei grassi nel sangue. Anzi, dal momento che, in questo caso, sono state assunte uova fortificate, cioè arricchite in sali minerali come il selenio e lo iodio, acidi grassi omega tre, e vitamine come la D3, le B2, 5 e 12, altri parametri che indicano il rischio vascolare non solo non hanno mostrato un peggioramento, ma hanno avuto una tendenza a un lieve miglioramento.

Secondo gli autori, gli effetti negativi documentati in altre ricerche sono probabilmente dovuti al fatto che spesso questo genere di studi viene fatto prendendo in considerazione ciò che le persone mangiano abitualmente. Nel caso delle uova, almeno in paesi come gli Stati Uniti, quasi sempre sono accompagnate da bacon, pane imburrato e altri salumi, ed è questo che, con ogni probabilità, nuoce a cuore e vasi poerché fa aumentare i grassi dannosi, e si dovrebbe quindi evitare.

Infine, anche se questo studio è stato sponsorizzato da un produttore, è stato condotto in ambito accademico, e i dati sembrano confermare quanto già emerso negli ultimi anni anche in altre ricerche, e cioè che le uova, da sole, anche in quantità non irrilevanti (due al giorno) non hanno effetti negativi, anzi.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 10 aprile 2024
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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