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L’oncologo di fama internazionale, morto l’8 novembre, era un attento studioso dei rapporti fra la psiche e il resto dell’organismo. Pubblichiamo la testimonianza di MariaGiovanna [...]
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Ricercatori americani e tedeschi hanno provato a misurare le conseguenze di un atteggiamento psicologico negativo in 111 donne operate di tumore al seno e sottoposte a due anni di terapie [...]
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I pazienti bravi e buoni sono davvero i migliori?
Post antipatico, credo, ma necessario. Nell’interazione mente-corpo una delle domande più importanti nell’ottica della guarigione da [...]
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A questo [...]
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Credo sia facile per tutti (o quasi) ipotizzare un’interazione tra mente e corpo. In fondo si tratta di un argomento che può essere semplificato a piacimento, genericamente affermando [...]
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Nuovi linguaggi
Il Progetto
Assedio Bianco è un sito giornalistico dedicato al sistema immunitario, che in ogni istante del giorno e della notte ci difende da virus, batteri, funghi, protozoi,
e anche dalle cellule tumorali, seguendo schemi estremamente complessi, ancora in buona parte da decifrare. Un sistema poderoso,
sparso in diversi punti dell’organismo (timo, milza, midollo osseo, linfonodi e molti altri ancora), che a tratti, però,
ci sottopone a un vero e proprio “assedio”, appunto, quando i “soldati” (i globuli bianchi) che dovrebbero proteggerci
dall’invasione dei “nemici” sbagliano e si scatenano contro le cellule dell’organismo stesso. Tutte le notizie che pubblichiamo
su Assedio Bianco si basano sulle più accreditate riviste scientifiche internazionali. L’editore è la PRC-Comunicare la Scienza Sagl,
una società specializzata nella comunicazione scientifica, con sede a Castagnola, in Svizzera.
Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili
Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.
Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.
Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.
Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.
Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.
I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.