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Appare sempre più chiaro ai ricercatori che i fenomeni infiammatori sottotraccia, capaci di alimentare lentamente reazioni improprie del sistema immunitario, hanno un ruolo importante [...] Leggi tutto »
I bambini che vivono nelle zone rurali tendono a sviluppare meno malattie allergiche, rispetto ai piccoli che abitano negli appartamenti di città, molto più asettici". Un’équipe belga [...] Leggi tutto »
Da alcuni anni è noto che i bambini che crescono in campagna sono meno soggetti ad allergie e asma, ma finora non si era mai compreso esattamente il perché. Si è sempre ritenuto che il [...] Leggi tutto »
I bambini che soffrono di asma dovrebbero essere controllati anche per l’allergia alle noccioline. La coesistenza delle due malattie è infatti molto più frequente del previsto, ma [...] Leggi tutto »
Uno studio dimostra che l’assunzione di immunoterapici durante la gravidanza riduce il rischio che il nascituro sia un allergico Leggi tutto »
Secondo una ricerca americana, questi rimedi riducono in modo significativo la quantità di insetti con cui una persona entra in contatto, ma non hanno alcun effetto su difficoltà [...] Leggi tutto »
Un’analisi della letteratura scientifica sull’argomento, eseguita dagli esperti del Gruppo Cochrane, lascia aperti molti interrogativi. Necessarie nuove ricerche cliniche su un numero [...] Leggi tutto »
Per l’artrosi del ginocchio c’è un farmaco nuovo, anzi vecchissimo: la metformina
ortopediaL’uso dei social media può danneggiare seriamente la salute mentale dei ragazzi
psicologiaLa sindrome da affaticamento cronico colpisce molte più persone del previsto
malattie rareL’ascolto di una melodia gradita scatena
un potente rilascio di oppioidi endogeni
Per tenere la pressione nei limiti si deve assumere potassio: con banane e broccoli
cardiologiaLa polvere di Marte è tossica. E non si sa come difendere gli umani dai suoi danni
astromedicinaI prossimi antivirali potrebbero essere somministrati come gomme da masticare
farmacologiaLe troppe TAC, non sempre indispensabili, sono responsabili del 5% dei casi di tumore
ipermedicalizzazioneSolo po’ di luce naturale prima del risveglio assicura un inizio di giornata perfetto
igiene del sonnoLa diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico forse arriverà dalla saliva
neurologiaIl dolcificante sucralosio modifica i circuiti cerebrali che regolano la fame e la sazietà
alimentazionePer curare l’alopecia autoimmune basta
una dose ridotta dell’antibiotico doxicillina
Allarme dell’OMS: in Europa sta crescendo
la diffusione della tubercolosi tra i bambini
Nove leader religiosi su dieci credono che
la crisi climatica sia causata dall’uomo
C’è un probiotico che contrasta l’insonnia e
i suoi effetti dannosi, e non comporta rischi
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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.
Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.
Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.
Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.
Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.
I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.