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Le statine rendono più debole
la vaccinazione anti-influenzale?

L’assunzione di statine, i farmaci anticolesterolo usatissimi in tutto il mondo, potrebbe attenuare l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale. Lo suggeriscono due studi pubblicati sul Journal of Infectious Disease, il primo condotto dai ricercatori del Center for Global Health di Cincinnati (USA), il secondo da quelli della Emory University (USA).

Nell’ambito della prima ricerca i ricercatori hanno controllato i dati di oltre 5.000 ultrasessantacinquenni sottoposti a diversi tipi di vaccinazione antinfluenzale nelle stagioni 2009-2010, e hanno visto che coloro che non prendevano statine avevano una risposta anticorpale (cioè un aumento degli anticorpi) superiore del 38-67% rispetto a chi ne faceva uso.

Nel secondo, invece, la popolazione era più giovane, dai 45 anni in su, e il parametro verificato è stato il numero di infezioni delle vie respiratorie (quindi non necessariamente causate da virus influenzali, la cui presenza non era stata accertata tramite gli appositi test, come avvenuto nel primo studio), che si erano verificate tra il 2002 e il 2011. Anche in questo caso, l’assunzione di statine è risultata associata a un calo di efficacia, avendo protetto solo il 12,6% dei vaccinati, contro il 26,2% di coloro che non erano in terapia con statine. Il motivo dell’attenuazione del vaccino potrebbe essere dovuto, scrivono i ricercatori, all’effetto anti-infiammatorio delle statine, che andrebbe a interferire con la "mobilitazione" del sistema immunitario.

In entrambi i casi, comunque – scrivono gli specialisti del Baylor College of Medicine di Houston (Texas, USA) in un commento ai due lavori pubblicato sulla stessa rivista - i dati vanno considerati con una certa prudenza, perché gli studi presentano diversi limiti metodologici (altre sostanze, oltre alle statine, per esempio, potrebbero avere "interferito" con i vaccini, riducendone l’efficacia). Per questo gli anziani non devono sospendere le statine, che possono essere fondamentali per prevenire malattie cardiovascolari. E, sul versante opposto, non devono sentirsi autorizzati a evitare la vaccinazione antinfluenzale. Tuttavia, il tema va approfondito, anche perché, se il dato fosse confermato, si potrebbero adottare provvedimenti temporanei semplici, quali la sospensione delle statine per qualche giorno prima dell’immunizzazione, o la vaccinazione con le formulazioni più potenti dal punto di vista dello stimolo al sistema immunitario.’

A.C.
Data ultimo aggiornamento 21 novembre 2015
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco


Tags: vaccinazione



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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