FAKE NEWS
La cannabis terapeutica è efficace solo per
la nausea, il vomito e la perdita di appetito
Nonostante la popolarità e le molte fake news che girano sui social sui più disparati effetti terapeutici, la cannabis medica ha poche azioni certe. Per tutte le altre, gli studi sono carenti, incompleti quando non assenti. E un uso eccessivo può avere conseguenze anche gravi sugli adolescenti, e serie negli adulti.
Cerca di mettere ordine la grande revisione appena pubblicata su JAMA, nella quale da un primo set di oltre 2.500 articoli ne sono stati selezionati 120, i migliori dal punto di vista statistico e scientifico, per capire quali fossero gli effetti dimostrati.
Il risultato è stato chiarissimo: le possibili azioni terapeutiche sono dimostrate solo per quanto riguarda la perdita di appetito tipica dell’AIDS conclamato o dell’infezione da HIV, la nausea a il vomito associati alla chemioterapia e per alcuni tipi di convulsioni epilettiche in rare malattie infantili quali le sindromi di Lennox-Gastaut e quella di Dravet, che coincidono con le indicazioni previste dalla Food and Drug Administration statunitense. Non ha fondamento uno degli impieghi più diffusi, quello contro il dolore cronico, per combattere il quale, tra l’altro, tutte le linee guida sconsigliano la cannabis come primo approccio.
Per tutto il resto non ci sono prove.
Negli adolescenti, inoltre, un uso continuativo può indurre sintomi psicotici e disturbi dell’ansia. Ancora: tra gli adulti, un terzo di coloro che fanno un uso regolare (soprattutto delle formulazioni a concentrazioni più elevate) può andare incontro a dipendenza e a malattie cardiovascolari, al punto che gli autori consigliano ai medici che volessero prescrivere cannabis di eseguire prima un attento screening cardiologico.
Tutto ciò, concludono gli autori, ricercatori dell’Università della California di Los Angeles, non esclude la possibilità che vi siano altre azioni benefiche, ma finora non ne sono mai state dimostrate altre in modo realmente convincente. Occorrono altri studi, se si vuole promuovere un uso diverso.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 9 dicembre 2025
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