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Morbillo,
il nuovo vaccino in polvere è sicuro

Sono molto positivi i primi test effettuati su una nuova formulazione del vaccino contro il morbillo che potrebbe dare un forte contributo all’eradicazione di una malattia che, nonostante sia già disponibile un vaccino efficace, nel solo 2013 ha causato quasi 146 mila decessi. I primi dati raccolti dopo vaccinazione mediante polvere secca da inalare, pubblicati sulla rivista Vaccine, hanno infatti dimostrato che questa formulazione è sicura.

Per verificarlo un gruppo internazionale di ricercatori ha somministrato il vaccino da inalare a 60 adulti già immunizzati contro il morbillo perché lo avevano già contratto o perché erano stati vaccinati. Resta quindi ancora da verificare se oltre ad essere sicura la nuova formulazione sia anche efficace. Se dovesse rivelarsi tale potrebbero essere eliminati molti degli ostacoli che frenano la diffusione del vaccino nei paesi più poveri, dalla necessità di disporre di acqua sterile, materiale monouso sterile e possibilità di refrigerazione, alla più universale paura degli aghi.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 17 giugno 2015
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco


Tags: morbillo, vaccinazione, vaccino



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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