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Le radiazioni elettromagnetiche della tecnologia 5G sono innocue per la pelle

La tecnologia 5G per i telefoni cellulari non comporta alcun rischio per la salute umana. Lo dimostra, in modo definitivo, uno studio nel quale i ricercatori del Department of Biology and Environmental Sciences della Carl von Ossietzky Universität di Oldenburg, in Germania, hanno esposto delle colture di cellule umane ai campi eletttromagnetici emessi, e verificato che cosa succedeva. Come hanno poi illustrato su PNAS Nexus, di fatto l’energia in gioco non è abbastanza intensa da provocare alcun tipo di reazione specifica.
In particolare, gli autori hanno utilizzato colture di cellule umane cutanee (cheratinociti e fibroblasti) e hanno verificato diverse condizioni di esposizione: per due o 48 ore, con le due frequenze usate dal 5G (27 GHz e 40.5 GHz) e con due intensità di emissione (1 mW/cm2 and 10 mW/cm2) e hanno poi controllato diversi parametri.
Hanno così dimostrato che le onde elettromagnetiche generate non penetrano per più di un millimetro, e non fanno innalzare la temperatura cutanea. Ma, ciò che più conta, non alterano in alcun modo l’espressione dei geni delle cellule, cioè non possono essere associate a modifiche che potrebbero predisporre allo sviluppo di cellule tumorali, neppure quando le condizioni sono dieci volte più intense rispetto a quanto non accada nella realtà e ai valori considerati massimi di esposizione. Come hanno commentato gli autori, con queste misurazioni la polemica sul 5G, e le teorie allarmistiche diffuse, che non hanno mai trovato conferme sperimentali, dovrebbero essere definitivamente chiuse.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 15 maggio 2025
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