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Il paracetamolo in gravidanza non provoca
affatto conseguenze negative nei bambini

Tutta la comunità scientifica lo aveva detto all’istante, all’indomani delle ennesime dichiarazioni infondate del segretario alla salute del governo di Donald Trump Robert Kennedy Jr: il paracetamolo, che sette donne su dieci assumono in gravidanza, è sicuro per il bambino. Ma ora un’ennesima metanalisi, compiuta su un campione iniziale di oltre 2.000 studi, da cui ne sono stati selezionati 16, lo conferma: l’antinfiammatorio non è collegato in alcun modo a un aumento del rischio di malattie dello sviluppo cognitivo. E si può dunque continuare a consigliarlo alle donne incinte, come del resto fanno da anni, tra gli altri, le linee guida dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) e della Society of Obstetricians and Gynecologists of Canada (SOGC).

Lo studio, pubblicato sul Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, è stato condotto con particolare scrupolo proprio per fornire una risposta inattaccabile alle fake news diffuse dalla Casa Bianca. Le ricerche prese in considerazione avevano cercato nessi tra il paracetamolo e il disturbo da iperattività/deficit di attenzione o ADHD (6 studi, per un totale di oltre 2,6 milioni di bambini), disturbi del linguaggio (5 studi, per un totale di 31.100 persone), e disturbi psicomotori (3 studi, 30.000 persone). L’analisi statistica ha fatto emergere solo un lieve aumento possibile dei casi di ADHD diagnosticato da un medico con alcuni test o con parametri specifici, e potrebbe essere dovuto almeno in parte ad alcuni fattori confondenti che non è possibile eliminare in questo genere di valutazioni. Inoltre ci potrebbero essere fattori genetici, anche perché quando si è vista l’ADHD in un bambino, lo stesso non è accaduro con i fratelli, la cui madre aveva avuto lo stesso approccio nei confronti del farmaco.

Pertanto non cambia l’opinione sul paracetamolo come antinfiammatorio e antidolorifico in gravidanza: è sicuro per il bambino ed efficace per la madre.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 26 novembre 2025
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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