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Le sostanze anti-cancro di frutta e verdura

Il sistema immunitario è efficientissimo e riesce a difenderci, di norma, dall’attacco di batteri, virus e altri microrganismi. Il problema - spiega ad Assedio Bianco il professor Umberto Veronesi - è fare in modo che ci protegga con maggiore efficacia anche dalle cellule tumorali. L’ambiente in cui viviamo non ci aiuta, perché sono numerose le sostanze potenzialmente cancerogene intorno a noi. Ma possiamo fare molte cose per difenderci, a partire dall’alimentazione: soprattutto, dai vegetali.

Il sistema immunitario è la nostra forza di difesa e funziona benissimo. Se arriva un elemento estraneo, un virus o un microbo, normalmente il sistema immunitario lo blocca, a meno che non ci sia una qualche ragione per cui non riesce a bloccarlo. E più siamo immunizzati e più abbiamo difese. Il grande tema è mobilitare il sistema immunitario per il cancro. Ma il cancro è una malattia ambientale e il fatto che continuino ad aumentare i tumori è abbastanza comprensibile perché i cancerogeni ci circondano. Tutta l’attività che noi svolgiamo si rivolge a un ambiente costruito dall’uomo e quindi pieno di nuove sostanze chimiche e di sintesi che sono ovunque. Sono nei cibi, sono anche nel colore di questo occhiale. I coloranti, i disinfettanti, i pesticidi, sono tutti inevitabilmente, anche in piccolo dosaggio, cancerogeni. Lo stesso l’amianto, che troviamo in giro, e il benzene. L’aflatossina per esempio è un cancerogeno che è abbastanza diffuso in tutti gli alimenti. A piccolo dosaggio è accettato anche dalla Comunità Europea perché non si riesce a eliminare. E quindi qualche volta si insinua anche nelle spighe di grano ed ecco che il grano deve essere buttato via perché inquinato dall’aflatossina. Abbiamo dunque un grande problema: tra radiazioni, fumo, cancerogeni ambientali, ecc siamo in difficoltà. Però per quello che possiamo fare noi individualmente qualcosa per proteggerci esiste. Abbiamo scoperto per esempio che l’esercizio fisico protegge dal tumore al seno. Abbiamo scoperto anche che in molti alimenti vegetali ci sono sostanze protettive. Tutti i cibi vegetali colorati di rosso e di viola contengono infatti antocianine. Gli antociani sono degli anti-tumorali forti e ne sono un esempio il licopene nei pomodori o il resveratrolo nell’uva e via dicendo. Cominciamo ad aprire una nuova area di ricerca che potrebbe essere importante nella prevenzione. Quando diciamo che l’alimentazione è importante è proprio per questa ragione.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 15 aprile 2015
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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