REUMATOLOGIA
Il metotrexate, un farmaco vecchio e molto noto, funziona bene contro l’osteoartrite
L’osteoartrite è una malattia estremamente diffusa nelle persone anziane: si stima che della forma che colpisce le mani e le articolazioni degli arti ne soffra una donna su due e un uomo su quattro dopo gli 85 anni, con gravi ripercussioni sull’autosufficienza e sulla capacità di svolgere le normali funzioni quotidiane. Ora però uno studio pubblicato su Lancet propone una terapia molto nota, in uso dagli anni ottanta, e quindi anche economica in quanto basata su un farmaco di cui da tempo è disponibile la formulazione generica: il metotrexate. Già impiegato in altre patologie infiammatorie, e in alcuni tumori, sembra in grado di ridurre sensibilmente i sintomi dell’osteoartrite, e potrebbe quindi diventare il nuovo standard di cura.
Nello studio, condotto dai reumatologi della Monash University di Melbourne, in Australia, un centinaio di pazienti con osteoartrite o sinovite (infiammazione delle membrane che avvolgono le articolazioni) sono stati trattati con 20 milligrammi di metotrexate alla settimana per sei mesi, oppure con un placebo. Alla fine, è emerso che chi era stato trattato con il farmaco ha avuto una continua diminuzione del dolore lungo tutti e sei i mesi, che ancora perdurava quando è stato interrotto lo studio, mentre chi aveva assunto il pacebo mostrata solo lievi segni di miglioramento, non presente in tutti. Inoltre, il tasso di miglioramento è stato doppio nel gruppo dei trattati rispetto a quello sottoposto al placebo. Anche se è necessario definire meglio la durata ottimale del trattamento, è possibile che il metotrexate diventi un’opzione terapeutica, e non solo per gli anziani, visto che osteoartrite e sinovite insorgono anche in persone più giovani e, non di rado, in donne che entrano in menopausa, e visto che, finora, non esistono terapie specifiche.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 19 ottobre 2023
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