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I supplementi multivitaminici non hanno alcun effetto positivo sul rischio di morte

No, i prodotti multivitaminici non hanno alcun effetto sulla mortalità, nonostante ciò che dice la pubblicità. Probabilmente, non hanno alcun effetto, a meno che l’assunzione non sia eccessiva: in quel caso possono essere dannosi.

A sancire forse in modo definitivo l’inutilità di prodotti molto popolari è uno studio pubblicato su JAMA Network Open  dai ricercatori del National Cancer Institute dei National Institutes of Health di Bethesda, in Maryland (i principali centri di ricerca pubblici degli Stati Uniti), che hanno analizzato i dati di tre grandi studi di popolazione che hanno coinvolto poco meno di 400.000 persone seguite per vent’anni. I risultati non hanno lasciato dubbi: l’assunzione di prodotti multivitaminici non è in alcun modo associata a un abbassamento del rischio di morte. Le tre coorti erano rappresentative dei più diversi gruppi etnici degli USA, e anche di stili di vita e abitudini molto variabili. Per questo i risultati sono considerati molto attendibili. Oltretutto, ne ricalcano molti altri ottenuti negli anni scorsi, tutti concordi nel dimostrare che questi prodotti sono inutili. Eppure, come hanno concluso gli autori, tantissimi americani (e non solo) continuano ad assumerli tutti i giorni, pensando che siano positivi per la loro salute. Non lo sono, mentre c’è almeno un danno certo: quello al portafoglio.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 16 luglio 2024
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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