MODE PERICOLOSE
Gli inchiostri per tatuaggi blu e verdi usati
in Europa sono quasi tutti contaminati
La quasi totalità degli inchiostri per tatuaggi di colore blu e verde venduti in Europa non rispetta i parametri previsti dalla normativa europea. E questo è un problema non solo per i danni che componenti sconosciute, quando non espressamente vietate, possono provocare nei clienti nel momento dell’esecuzione, ma anche e soprattutto per quelli a lungo termine, e per le reazioni dei pigmenti nella cute in caso si desideri rimuovere il tatuaggio e si usi un laser.
A mettere sotto accusa gli inchiostri europei è un gruppo che ha già effettuato gli stessi controlli in quelli venduti nel mercato statunitense, scoprendo che 45 su 54 di quelli analizzati contenevano sostanze non indicate in etichetta. Ora il gruppo della Binghamton University dello stato di New York fa lo stesso tipo di lavoro su dieci campioni di blu e verde acquistati da cinque rivenditori europei, avendo però un quadro normativo di riferimento specifico, lo European Union’s Registration, Evaluation, Authorization, and Restriction of Chemicals (REACH), approvato nel 2022, che contiene oltre 4.000 sostanze e ne vieta esplicitamente alcune come il pigmento blu 15:3 e quello verde 8.
Come riportato su Analyst, il risultato è stato molto chiaro: in nove campioni su dieci, gli inchiostri non rispettavano il REACH, nel senso che spesso contenevano pigmenti e altre molecole non indicate in etichetta, ma in quattro casi pigmenti vietati. Inoltre, i ricercatori hanno dimostrato che, per limiti tecnici, a oggi non è possibile stabilire se il pigmento blu 15:3 sia presente o meno, perché il metodo di analisi non riesce a distinguere tra questo colore. Di blu 15 ne esistono infatti tre forme, una sola delle quali è pericolosa, la 3, ma le analisi non arrivano a distinguerle.
Tutto ciò indica la necessità di maggiori controlli, vista anche la grande popolarità dei tatuaggi. Gli stessi tatuatori non possono quasi mai sapere se l’inchiostro che stanno utilizzando è fuori norma. Ma le conseguenze sulla salute dei clienti sono ignote, e potrebbero essere serie.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 11 novembre 2024
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