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La paleodieta non è mai esistita: gli ominidi mangiavano anche molte verdure lavorate
La cosiddetta paleodieta, un tipo di alimentazione basata fondamentalmente su proteine animali, pochi zuccheri e molti grassi, che in teoria richiama quella dei primi ominidi, non assomiglia per nulla alla vera dieta dei primi Sapiens. I quali, al contrario, mangiavano di tutto e di certo consumavano verdure cucinate in quantità. Le più recenti scoperte archeologiche provenienti da tutto il mondo mostrano infatti che nella dieta normale dei cacciatori-raccoglitori, vissuti più di 20.000 anni fa, e poi dei loro eredi, erano presenti semi, cubetti di tuberi pieni di amidi cucinati e schiacciati, e noci amare disintossicanti e altri vegetali lavorati. Anzi, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Archeological Research dai ricercatori della University of Toronto Mississauga, sarebbe stata proprio la capacità di lavorare i vegetali a plasmare l’evoluzione, insieme a quella di progettare e utilizzare gli utensili adatti allo scopo. Tale competenza avrebbe permesso agli ominidi di adattarsi agli ambienti più diversi, traendo comunque dai vegetali presenti nella zona tutto il necessario per mantenersi in salute. L’articolo, che in realtà è una lunga revisione dello stato dell’arte, chiarisce tutti i passaggi identificati finora in tutto il mondo, compreso l’avvento dell’agricoltura e quello della domesticazione degli animali, e dimostra appunto che gli esseri umani sono sempre stati onnivori. L’evoluzione pè stata simile e ha conosciuto grandi cambiamenti per lo stesso tipo di ragioni tra le quali, oper esemepio, la disponibilità imporovvisa di grandi quantità di cibo arrivata con l’agricoltura, o gli eventi climatici. Chi intende seguire un’alimentazione sbilanciata come quella definita paleo può farlo, ma a suo rischio, e soprattutto senza chiamare in causa antenati che non avrebbero mai mangiato in quel modo.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 24 dicembre 2025
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